Dieta chetogenica e cellulite: può davvero essere utile?

Sulla bocca di tutti coloro che cercano la formula per dimagrire senza troppi sforzi, la cosiddetta “keto diet”, ha avuto un boom di adesioni già da parecchi anni nutrendo la promessa di coloro che vorrebbero rimettersi in forma in poco tempo.

Derivata da studi scientifici pioneristici sul digiuno, con il termine dieta chetogenica, parliamo di un regime alimentare che si basa su una drastica riduzione dei carboidrati, associata ad un relativo aumento della quota di proteine e grassi. Tutto questo per indurre il corpo a raggiungere uno stato di chetosi, termine da cui deriva proprio il nome della dieta.

Alla scoperta della chetosi

La chetosi è una condizione fisica nota anche come acetonimia, lo stesso “acetone” di cui tanto abbiamo sentito parlare da bambini.

Si verifica quando l’organismo risponde a una situazione di mancanza di zuccheri (carboidrati), fonte essenziale di energia per i muscoli e carburante per il cervello. Dopo i primi 3/4 giorni di assenza di carboidrati, il nostro organismo è “costretto” a trovare delle fonti alternative per rifornirsi di energia. Quindi, esaurite le scorte, per mantenere costante la concentrazione di glucosio nel sangue, il corpo brucia i grassi, con la conseguente produzione di alcune sostanze, i corpi chetonici o chetoni che danno origine alla chetogenesi.

Come funziona lo stato di chetosi e a quali valori attenersi

Per ottenere questo risultato è quindi necessario attenersi ad un’alimentazione con un forte squilibrio tra i macronutrienti dove la quota di carboidrati è quasi nulla, a favore di proteine e grassi elevati. Parliamo di un massimo di 5/10% di carboidrati, 15/20% di proteine e sino al 70/75% di grassi rispetto a un 50/60% di carboidrati, 35% di proteine e 10-15% di grassi di una classica dieta mediterranea.

Ma qui la domanda viene spontanea, come si può dimagrire se nella propria dieta si hanno tutti questi grassi? Sembra un paradosso ma in realtà stiamo nutrendo il nostro corpo a soli grassi che sono diventati la benzina che ha sostituito gli zuccheri e che quindi non deve mai mancare.

La dieta chetogenica quindi è una condizione forzata che non può essere presa sotto gamba e che deve essere svolta sotto stretto controllo medico per non essere rischiosa e dannosa per il corpo. Da evitare quindi passaparola o diete lette da fonti non autorizzate.

Ci sono vari stadi di chetosi, che è bene conoscere per rimanere in una soglia ottimale di valori non rischiosi. Per verificare il vostro stato, è necessario un esame delle urine o del sangue, al là di qualche sintomo tipico come bocca secca, spossatezza e inappetenza. I valori di chetoni da considerare sono i seguenti:

• Inferiore a 0,5 mmol/litro di sangue - non sussiste la chetosi.
• Da 0,5 - 1,5 mmol/l - chetosi leggera.
• Da 1,5 - 3 mmol/l - valore ottimale per il dimagrimento.
• Superati i 3 mmol/l - situazione pericolosa e tossica per il corpo.

Dieta chetogenica e cellulite

Come può aiutare la dieta chetogenica nel contrastare la cellulite? Vediamo in sintesi questo inestetismo che interessa più dell’80% delle donne tra i 16 e i 60 anni.

Che cosa è la cellulite

In gergo medico PEFS o panniculopatia edemato fibro-sclerotica, la cellulite è un inestetismo odiato dall’universo femminile, un disturbo che può aggravarsi a malattia vera e propria. Si tratta di uno stato infiammatorio che coinvolge il tessuto adiposo sottocutaneo, causato da uno squilibrio venoso e linfatico. Inizia con un accumulo di liquidi (edema) che sfocia poi nei tipici noduli della cosiddetta “pelle a buccia d’arancia” che, se non curata, provoca una vera e propria sofferenza

A metterci lo zampino sono spesso gli estrogeni, ormoni femminili che favoriscono l’accumulo di grasso e la ritenzione idrica in aree specifiche del corpo, per lo più cosce e glutei.

La cellulite può essere:

• Edematosa: indolore e caratterizzata da ritenzione idrica e microcircolazione rallentata
• Fibrotica: le fibre di collagene intorno alle cellule adipose si induriscono, si formano dei noduli, non si ha ancora dolore ma la pelle è in sofferenza.
• Sclerotica: il tessuto è duro e i noduli ben visibili, la pelle è fredda e dolente al tatto. Stadio per lo più irreversibile.

Leggi anche il nostro articolo: I vari tipi di cellulite: edematosa o adiposa, fibrosa e sclerotica

Perché è importante contrastare la cellulite

Perché con la cellulite il segreto è non perdere tempo. Stiamo parlando di una problematica degenerativa che colpisce sia persone normopeso che sovrappeso, per cui meglio contrastarla, piuttosto che dover incorrere in cure costose e invasive come la medicina estetica e chirurgica.

L'applicazione di trattamenti cosmetologici, con costanza e continuità, porta a risultati molto soddisfacenti. L’obiettivo è quello di penetrare più in profondità nella pelle per svolgere un’azione curativa specifica. È così che ragiona la tecnologia delle nanosfere studiate da GUAM per le sue formulazioni denominate “Fangogel”, in grado di veicolare i principi attivi là dove serve.

Cosa può fare la dieta chetogenica per la cellulite

Tornando alla dieta chetogenica possiamo dire in conclusione che può favorire l’eliminazione della cellulite. Questo perché, promuovendo la formazione di chetoni dal potere antinfiammatorio, elimina le cellule adipose con un’azione “locale”, senza intaccare la massa magra. Inoltre grazie alla drastica riduzione dei carboidrati si ha un effetto drenante, toccasana per disinfiammare i tessuti cellulitici, eliminando i molti liquidi in eccesso.

In quest’ottica, ottima l’associazione con i Fanghi d’Alga GUAM F.I.R. che uniscono i benefici della storica formula, con i minerali attivi da Tormalina nera, in grado di stimolare la circolazione sanguigna, ossigenare e rimuovere le tossine dalla pelle. Tutto questo grazie all’azione dei raggi infrarossi lontani, per un risultato straordinariamente efficace.

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